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Eolo
recensioni
FIGURE DI NOTTE 2008
Cronaca e recensioni di Eugenia Praloran sulla terza edizione organizzata a Torino dal Dottor Bostik

FIGURE DI NOTTE 2008 - LA NOTTE DEL TEATRO DI FIGURA 'DA BOSCH A MIRO' ' Nel 2007 ci era stata proposta una splendida Notte del Teatro di Figura intitolata 'DA SHAKESPEARE A BECKETT '. Dal teatro all'arte figurativa invece è stato il filo rosso dell'edizione 2008: sabato 17 maggio, sempre presso l'ospitale Casa del Teatro Ragazzi e Giovani di Torino, ha avuto luogo infatti 'DA BOSCH A MIRO' ', terza edizione della maratona notturna del teatro di figura ideata dalla compagnia Dottor Bostik e organizzata insieme a Uno Teatro, con il contributo di: Sistema Teatro Torino, Istituto per i Beni Marionettistici e il Teatro Popolare, Regione Piemonte, e Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani.

La formula, vincente, è rimasta la stessa: a partire dalla prima serata fino a notte inoltrata, nei diversi spazi della grande Casa del Teatro si sono alternati i diversi spettacoli in cartellone, con la possibilità di scegliere se fruire delle proposte in prima, seconda o intera serata. Quest'anno, a causa della forte affluenza di pubblico, chi è arrivato in teatro per l'intera serata è stato assegnato al Programma Blu o al Programma Verde: un espediente intelligente per far ruotare il pubblico fra i diversi spazi allestiti per i sette spettacoli previsti, cinque dei quali sono stati ripetuti per consentirne a tutti la visione.

La serata si è aperta in Sala Grande con la Compagnia Drammatico Vegetale di Ravenna che ha presentato 'Sogni, Arlecchino e la bambina dei fiammiferi ' di e con Ezio Antonelli, Pietro Fenati (regia), Elvira Mascanzoni, Sara Maioli, Giuseppe Viroli; Luciano Titi (musiche); Vincenzo Fico e Lorenzo Lopane (luci e suono). Pupazzi, attori, ma soprattutto elaborazioni al computer e videoproiezioni. Il lavoro parte da un'intuizione poetica potenzialmente fertilissima: cosa sarebbe successo alla Piccola Fiammiferaia di Andersen, rannicchiatasi a morire di freddo contro un gelido muro, se la pietra si fosse trasformata magicamente in un candido varco verso un mondo di sogno e di caldo colore?
Il bravissimo Gigio Brunello , costretto dalla pioggia a rinunciare all'Arena Esterna, ha svelato al pubblico negli spazi della Caffetteria la sua fantastica savana con The Big Five - A Savana Big Animals Show, meravigliosa creazione dove trionfa per il godimento assoluto del pubblico di ogni età il miglior Teatro nel vero senso della parola: di figura, di parola e di oggetti, complice anche quest'anno il grande Gyula Molnar. Fra grandi e bellissime sculture di legno articolate, un grammelot godibilissimo, musicale, fra spagnolo, portoghese, 'pavano ', coccodrilli con la pancia a fisarmonica, anatroccoli senza paura che vanno e vengono, Gigio Brunello ci ha portati con se' nella sua Africa di legno, di sogno, di zebre che come te nessuna mai e di musiche venute da lontano e da vicino. Ci ha raccontato di pachidermi che sognano la neve senza averla mai vista ( 'dal cielo cadevano infinite briciole bianche e fredde '), di amori a strisce bianche e nere in cui non c'entra il calcio. Ci ha contagiati con il mal d'Africa piu' bello, quello del mito, delle favole e leggende. E per una breve ineguagliabile ora, surreale, poetica e divertente, una immensa luna d'Africa ha illuminato la Caffetteria. Siamo grati a Gigio Brunello, veneziano, e al sodale Gyula Molnar, ungherese geniale, che speriamo di rivedere presto a Torino.

Dino Arru con la sua Compagnia torinese Il Dottor Bostik ha presentato 'Tentazioni-Omaggio a Hieronymus Bosch ', creazione nata con il contributo di Sistema Teatro Torino attorno all'opera potentemente visionaria del grande pittore cinquecentesco. Drammaturgia di Remo Rostagno, regia di Dino Arru, con Dino Arru, Raffaele Arru, Laura Righi, tecnico e aiuto fuori scena Marco Zicca, marionette di Dino Arru, scene di Raffaele Arru, costumi di Maria Teresa Caron. Non testo, ma suoni e rumori dal vivo. Sulle Delizie surreali del Giardino caro al grande pittore prevale nettamente la cupa cifra gotica cara alla Compagnia; mostri ripugnanti ma innocui incontrano un'orrida fine, su vecchi avari sono in agguato follia e morte, e su tutti incombe l'ombra sinistra di un sadico Grande Inquisitore.
L'arte della calligrafia ha incontrato il teatro d'ombre nella creazione di Eun-Young Kim Pernelle, artista coreana originaria di Seoul ed attiva in Francia con la propria omonima compagnia presso gli Ateliers de la Boule Bleue di Charleville-Mezières. La Compagnie Kim Eun-Young Pernelle ha presentato in lingua francese e calligrafia coreana e cinese 'Un jour il vit une pie ', 'Un giorno, egli vide una gazza ', incantevole serie di suggestioni visive fra pittura, disegno e scrittura, in cui il segno grafico secondo la grande tradizione dell'estremo Oriente si fa traccia di una narrazione poetica e filosofica. Uccelli nascono, volano, scompaiono nel cielo. Tetti e alberi compongono paesaggi percorsi da lievi brezze. Una giovane donna interroga il suo maestro spirituale. La danza del pennello rappresenta la risposta, il pensiero del maestro, Chang-Tse, discepolo taoista del grande Lao-Tse, fautore del libero sviluppo spirituale dell'individuo. Fra i piccoli gesti quotidiani irrompono gli eterni terribili enigmi, la saggezza risponde. 'Maestro, mia madre è morta, dove sarà ora, e tu sapendolo come puoi cantare? ' 'Fra Nascita-Respiro-Forma-Morte, quattro angoli, quattro punti cardinali: tua madre dorme in una grande casa. ' Il pennello gioca e danza sulla carta e traccia paesaggi d'inchiostro e di luce, la voce tesse musica e parole, la mano sfida la carta e il pennello, la poesia è presente, il sorriso non è mai lontano. Anche per chi non ha potuto seguire pienamente la narrazione orale, si è trattato di un'esperienza visiva preziosa in cui l'aspetto estetico è fedele veicolo del contenuto simbolico.

Pavel Vangeli , artista ceco, ha proposto Natura Morta ': non narrazione, pochi elementi, magia della visione: lavoro ipnotico, atmosfere rarefatte, in cui si perde il senso del tempo per essere assorbiti all'interno della cornice di un misterioso dipinto, e poi penetrare in un giardino minuscolo che si dilata al nostro ingresso fino all'orizzonte. Pavel Vangeli è di Praga, e Praga è presente. Mele volano, parole galleggiano nella penombra, fiori appassiscono, un piccolo teschio ha dei grattacapi, ma quel che conta è che in qualche luogo continua a fiorire un meraviglioso giardino.

Nel foyer, per la gioia del publico in transito o in attesa, il divertente e sulfureo 'Valentino's Flea Circus ' ideato dall'argentino Horacio Tignanelli e animato con verve dall'energica Chiara Trevisan. Un circo delle pulci molto particolare con tanto di catalogo degli artisti e dei numeri in programma: il motto di Valentino's è 'un numero per spettatore, uno spettatore per ciascun numero '. Unica deroga alla ferrea regola dell'uno a uno: di pulci per ciascuno spettatore possono essercene anche due. Dopo adeguata riflessione (quale scegliere fra Missile Vivente, Holliday on soap, Salto Chimico, Il Dominatore di Mostri, La Spianatrice...?) il fortunato spettatore sceglie la scheda dell'artista a sei zampe, indossa le cuffie, si accomoda davanti al teatro (che assomiglia molto a una vecchissima macchina fotografica) e per un lunghissimo, interminabile, emozionante minuto viene risucchiato nell'universo pulcioso. Mirabolanti avventure, terribili disavventure, ma nessun rischio che i piccoli insetti rossi abbiano bisogno del veterinario, anche se un consulente è doverosamente citato nell'organico della Compagnia. Piccole pulci, Grand Guignol, musica, musica, e molta ironia.
A chiusura della serata, nella Caffetteria, dopo un breve coloratissimo estratto de 'Il giardino di Mirò ' di Betty Colombo e Paola Zarini del Teatro dei Burattini di Varese, pubblico e artisti in compagnia di salatini e di un ottimo calice di vino hanno brindato alla Casa del Teatro e alle edizioni passate e future di 'Figure di Notte '.
EUGENIA PRALORAN




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