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Eolo
recensioni
PALLA AL CENTRO
Le recensioni di Mario Bianchi

Il Festival internazionale di Porto Sant'Elpidio “I teatri del mondo”, che si è tenuto per la diciottesima volta nella ridente cittadina marchigiana dal 12 al 21 luglio, ha ospitato la seconda edizione di “Palla al centro” la vetrina delle produzioni di teatro ragazzi e giovani delle Marche. Un 'occasione per vedere anche i numerosi teatrini della regione marchigiana ed il bellissimo nuovo “Teatro delle Api” di Porto Sant'Elpidio.
Molte in verità le creazioni viste già in altri festival dal raffinato “Pinocchiooo”del teatro del Canguro al divertente “Cinderella Vampirella”del teatro Pirata alla poetica coproduzione di Eventi Culturali e Teatro Verde “Tra le nuvole” ma la manifestazione ha comunque dimostrato la vitalità di un territorio capace ogni volta di proporre anche nuove realtà. Ci ha per esempio ben impressionato ”Il baule dei sogni” di Ruvidoteatro di Matelica in uno spettacolo praticamente senza parole che si sviluppa dalle suggestioni create dal contenuto di un misterioso baule da dove escono uomini e oggetti in un caleidoscopio di immagini spesso azzeccate.
Immagini che la maggior parte delle volte non si collegano ad una precisa drammaturgia ma che dialogano liberamente con la fantasia dei piccoli spettatori.
Fabio Bonso e Aldo Baroni sono efficaci nel condurre il gioco delle apparizioni a volte forse un po ripetitive ma nel complesso piacevole e ben costruito
Non si capice invece perchè un gruppo come il teatro Rebis di Macerata che ha nel suo curriculum un cospicuo rapporto con il teatro di ricerca si debba cimentare anche con il teatro ragazzi. ”Microcosmi”presentato a Palla al Centro è pieno zeppo di luoghi comuni, derivati soprattutto dall' opinione che il teatro ragazzi possa essere fatto da chiunque e che soprattutto debba insegnare, meglio se a rispettare la natura,il resto drammaturgia compresa è un optional .
Solo in parte riuscita l'ambiziosa trasposizione di un' opera lirica compiuta dal Teatro Linguaggi Teatro Stabile delle Marche che, dopo un efficacissima medesima operazione dedicata al “Flauto Magico” di Mozart, si avventura in “Figaro Figaro” ne “Il Barbiere di Siviglia”di Rossini.
Lo spettacolo ha parecchi motivi di merito, un uso divertente e raffinato dei costumi, un trio di attori (Sandro Fabiani,Massimo Pagnoni e Geoffrey Di Bartolomeo) funzionale e ben assortito,un ritmo intenso ed effervescente, peccato che spesso la parodia per la parodia sommerga le pur buone intenzioni del regista Fabrizio Bartolucci.
Rimangono comunque nella memoria diversi momenti dello spettacolo, la costruzione della scena sull'ouverture ,la scena della calunnia, il largo al factotum e soprattutto il finale, ben calibrato e argutamente assurdo, che aderisce perfettamente alla follia organizzata del musicista pesarese rispettando però anche il senso logico dell'assunto narrativo.
Per il teatro di figura come sempre sapida ed irriverente la proposta del 'Teatro alla Panna ' con il duo Paci Primavera alle presene 'L'erba diavolina ' con un prevosto davvero molto particolare e non aggiungiamo altro per non guastare la sorpresa.
Qualche parola anche sul festival che in modo molto opportuno ha dedicato una parte della sua programmazione anche a creazioni mirate per pochi bambini raggruppando alla fine del suo percorso tre autentiche chicche,le narrazioni dipinte di Gianni Franceschini, le meravigliose suggestioni di Tonino Catalano e il giardino giapponese del T. P. O
MARIO BIANCHI




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