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Eolo
recensioni
I FESTIVAL AUTUNNALI : 2) SEGNI A MANTOVA
LA DICIOTTESIMA EDIZIONE DAL 29 OTTOBRE AL 5 NOVEMBRE

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Dal 29 ottobre al 5 novembre Mantova per la diciottesima volta è stata teatro, nel vero senso della parola , della nuova edizione di “SEGNI New Generations Festival“, l’evento internazionale dedicato all’arte e al teatro per le nuove generazioni organizzato dall’Associazione Segni d’infanzia. Il festival che quest'anno ha avuto come animale simbolo Il Fenicottero ha proposto oltre 150 eventi, tra spettacoli, laboratori e masterclass per operatori culturali, rivolti a scuole, famiglie, adolescenti e appassionati di tutte le età. L’immagine iconica del Fenicottero è stata realizzata questa volta non da un artista famoso ma da Iris Lidia Accini, una giovane studentessa della Mantua Farm School, selezionata tramite l’Open Call Artisti, lanciata quest’estate dall’associazione Segni d’infanzia in collaborazione con SIGLA Comunicazione. " Segni" ha ospitato, oltre a creazioni italiane, spettacoli internazionali provenienti da diversi Paesi, tra cui il Belgio, la Spagna, la Svezia e i Paesi Bassi. Ma sono state organizzate tra le altre iniziative anche una caccia al tesoro e una Ludoteca Sensoriale, un ambiente accogliente e accessibile dedicato all’esplorazione sensoriale per bambini e famiglie, reso possibile grazie al generoso contributo del Gruppo Tea, e il tradizionale appuntamento degli Spuntini critici con i giovani osservatori degli spettacoli. Il festival si è aperto con una giornata di eventi gratuiti presso il Parco Te e l’Esedra di Palazzo Te  con attività coinvolgenti come l’Atelier del Fenicottero e la vivace Danza degli Animali Fantastici, che ha coinvolto il pubblico in un’esperienza colorata e interattiva attraverso i sentieri del parco.


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Eccoci qui ad approfondire alcuni dgli spettacoli che abbiamo visto nei due giorni intensi di visioni che abbiamo visto durante “SEGNI New Generations Festival“,.La danza pura è stata presente con la compagnia “ABC, allega brigata cinematica “ che abbiamo già amato per pregevoli creazioni dedicate ai ragazzi di ogni età come “L’arcobaleno di Bianca “‘e “Link “. In “Play Jam “ ha composto una vera e propria sessione di improvvisazione danzata dedicata sia ai bambini sia ai genitori che diventano nel medesimo tempo spettatori ma anche attori. Nella prima parte I suoni prodotti da vari strumenti, anche creati per l’occasione da Claudia Broggi, muovono Simone Moretti, Beatrice Pozzi e Laura Basterra Aparicio, conquistando i bambini e i genitori seduti in cerchio che partecipano rapiti con quello che vedono e ascoltano . Nella seconda parte, volutamente meno costruita, il gioco si fa totale e i tre artisti conducono tutto il pubblico in una danza collettiva di grande inclusione .

Tenerissimo per i piccolissimi “Nella tana” , creazione degli spagnoli Farrés brothers, che introduce i bambini in una vera piccola fragile caverna, ricostruita con del cartone che è la casa di un piccolo coniglio, Birbantino. Una tana, una casa, un luogo fragile, ma che protegge il coniglietto dal mondo esterno. Il nostro protagonista rimasto solo, mentre sua madre è alla ricerca di cibo, verrà visitato da una serie di animali: uno scoiattolo, un lombrico, un porcospino e un passerotto che insieme lo aiuteranno ad allontanare una minaccia che ad un certo punto incomberà su di lui .
L’avventura di Birbantino, ricostruita con le ombre e il teatro di figura immergono il pubblico dei più piccoli in un mondo del tutto particolare che partecipano in modo appassionato con tutti i vari stati d’animo del coniglio protagonista

La tragica storia di Antigone, una ragazzina di tredici anni, scritta da Sofocle, centinaia di anni fa può parlare ancora oggi ai suoi coetanei? Certo che lo può e c’è lo ha dimostrato la Baracca di Bologna dedicandole uno spettacolo proprio rivolto agli adolescenti . La tragica storia di quella ragazzina che venne sacrificata da una legge ingiusta che le imponeva di lasciare insepolto il corpo del fratello rivive nella parole di Matteo Bergonzoni scritte da Gabriele Marchioni ed Enrico Montalbani che ne curano la regia . L’attore interagisce spesso con il suo pubblico imbastendo una specie di Tragedy slam che si inietta anche musicalmente con il sentire contemporaneo sia lanciando domande ai ragazzi sia facendo in modo che teatralmente Antigone possa diventare una di loro. Ogni personaggio poi ha letteralmente un suo filo conduttore della storia, Antigone, i suoi Fratelli, Polinice, Eteocle, Ismene e lo Zio Creonte esprimono il loro punto di vista.

Spoon spoon spoon degli Olandesi De Dansers di cui avevamo già apprezzato in una precedente edizione del Festival " Shake Shake Shake" è una specie di delirio organizzato, un’apoteosi della caduta, realizzato attraverso un miscuglio di danza, circo, teatro, clownerie, dove tutto è possibile in un mondo pieno di materassi che hanno anche la capacità di trasformarsi in mare uccelli, ponti, eliche. Così sotto anche a foglie che cadono tra capitomboli, sollevamenti, lanci, prese, inciampi, capriole si consuma una performance sgangherata a cui i bambini partecipano divertendosi.

Conosciamo da anni l’arte della Compagnia belga Tof Theatre di Alain Moreau. A Mantova con “Pourquoi pas “ con Pierre Decuypere e Celine Dumont, Moreau ancora una volta è riuscito ad ammaliarci con un teatro di figura unico nel suo genere che ci trasporta in un altro pianeta. In scena si realizza un sogno : e perché mai un uomo non potrebbe avere lui un figlio e non una donna ? Una donna che forse se ne è andata per sempre, lasciando solo il nostro protagonista con tutte le incombenze del caso. È così con un incanto che solo il teatro può suggerire, da una grande pancia maschile nasce un piccolo essere ugualissimo al suo papà ma in forma ridotta. E così ne osserviamo la nascita da un uovo, i primi incerti passi, i vicendevoli trasporti di affetto, le difficoltà di un difficilissimo mestiere come quello del papà in uno spettacolo di incantevole sostanza.

Spettacolo davvero fantasmagorico infine ci è parso  “The Big 5” della compagnia olandese Meneer Monster, che porta in scena un variegato e complesso mondo animale di grande divertimento e suggestione. Linci, cervi, pantere, leoni, struzzi, animali della foresta dell’acqua e del cielo, perfino un gigantesco Mammut rivivono con materiali poverissimi attraverso la gioiosa forza inventiva di Olaf van de Ven, Christiaan Bloem, Freek Nieuwdorp guidati da Job Raaijmakers.

MARIO BIANCHI




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