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Eolo
recensioni
GELATINE/PALLA AL CENTRO IN UMBRIA
LO SGUARDO DI EOLO SUI 18 SPETTACOLI E SULLA LORO TIPOLOGIA

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Dal 3 al 6 luglio 2023, dopo la pausa forzata dell’anno scorso, a Perugia è tornato “Gelatine”, che ha accolto in sè “Palla al Centro“, il festival/vetrina diffuso di teatro per l’Infanzia delle produzioni di Teatro Ragazzi e Giovani delle Regioni Abruzzo, Marche e Umbria, arrivato alla sua sedicesima edizione: sono stati presentati diciotto spettacoli in quattro giorni nei teatri di sei bellissime località: Perugia, Spello, Trevi, Città della Pieve, Corciano e Magione.
Fontemaggiore, che ha organizzato con grande disponibilità e cura la manifestazione, ha accolto i più di sessanta operatori teatrali provenienti da tutta Italia ai quali ha offerto anche un ristoro per l’anima organizzando visite guidate alle opere del Perugino in occasione dei cinquecento anni dalla nascita, concerti e uno straordinario apericena nell’ora del tramonto sul Lago Trasimeno. Bambini e bambine, ragazzi e ragazze hanno poi avuto la possibilità di partecipare alla giuria dei ragazzi, dando ancora più senso al loro essere spettatori consapevoli.

Diciotto spettacoli quelli presenti al festival che, questa volta, analizzeremo attraverso la loro tipologia, per indagare i mille argomenti che il teatro ragazzi sente l’esigenza di raccontare.



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LA LETTERATURA

La grande letteratura, trasformata in narrazione, è presente in “ Jim e il pirata” di Pandemonium Teatro, dove il giovane Flavio Panteghini, degno rappresentante della nuova generazione del gruppo bergamasco, diretto dal veterano Albino Bignamini, ci immerge sapientemente nel capolavoro di Stevenson “L’Isola del tesoro “ donando ai ragazzi, nel mezzo della spasmodica ricerca della mappa del Capitano Flint, il celeberrimo, bellissimo rapporto tra il giovane Jim Hawkins e il contraddittorio Long John Silver, immerso nelle confacenti scene e costumi di Francesca Saunders.

Bradamante Teatro ha affidato a Francesca Camilla D’Amico, che avevamo già apprezzato in Paolo dei lupi, la nuova produzione “Partigiano Piuma” e ci ha raccontato limpidamente utilizzando anche sorprendentemente il registro del canto popolare, la vicenda di Lindo e della sua iniziazione alla lotta armata nella Resistenza, momento del nostro paese da non dimenticare. Il testo trae spunto da “Il sentiero dei nidi di Ragno“ di Calvino, e ha visto la luce anche grazie alla residenza bolzanina presso la Cooperativa Teatrale Prometeo e il sostegno artistico di Dario Spadon.

Anche “Guerrin Meschino“ reinterpretato da Mirco Abbruzzetti in modo personale, dopo la mitica versione di Marco Renzi, è tratto da un famoso libro di Andrea da Barberino che narra le avventure di Guerrino, eroe indimenticato del Monti Sibillini che lottó contro le ingiustizie, risultando vincitore.

Il mondo di Rodari a cento anni dalla nascita ci è invece in parte (Le favolette di Alice, Giacomo di Cristallo, e dall’Enciclopedia della Favola) restituito da Giovanna Facciolo per i Teatrini in “Rodari Smart “ per mezzo delle evocazioni sonore e le musiche dal vivo di Dario Mennella, le ironiche illustrazioni di Chiara Spinelli, videoanimate da Diego Franzese, che accompagnano la narrazione e la gestualità di Marta Vedruccio .

“Piccola strega “ invece , il racconto di Pascal Brullemans, tradotto da Eleonora Ribis, sulla vita di una streghetta che ha perso la madre e che la genitrice ha affidato ad un Orco, è letta coinvolgendo i piccoli spettatori nei sentimenti che la attraversano, con felice espressività da Giulia Zeetti e Alessandra Comparozzi, con l’efficace accompagnamento sonoro di Gianfranco De Franco che conosciamo e apprezziamo per i suoi contributi agli spettacoli di Scena Verticale e le originali ombre di Federica Ferrari che impreziosiscono il racconto.

DIVERTISSEMENT LETTERARI

La letteratura è stata attraversata anche da due veri e propri divertissement: “Agenzia Gulliver” e “Robin Hood”.
“Agenzia Gulliver” coprodotto da La Piccionaia/Teatro del Buratto, scritto e diretto da Marta e Diego Dalla Via con gli efficaci Marta Mungo e Julio Escamilla mette al centro una macchina narrativa che, anche attraverso il canto, trasporta i piccoli spettatori nella mitica immaginaria città di LAPUTA. “Robin Hood” invece è la riedizione farsesca, a nostro avviso forse troppo, di un antico spettacolo coprodotto ora da Teatro Giovani Teatro Pirata e Armamaxa Teatro con la regia di Enrico Messina con Giacomo Dimase ed Enrico Desimoni.



I SENTIMENTI E LE EMOZIONI


I sentimenti e le emozioni nel loro nascere e dispiegarsi vengono analizzati in “Perfetta“ di Tib Teatro e ne “ Il buono delle fiabe “ di Panedenti Teatro .
In “Perfetta“ di Tib Teatro per la regia di Daniela Nicosia, la giovane e brava Grazia Capraro con piglio sicuro e accattivante ci ricorda in modo onirico come l’imperfezione possa essere il vero motore della vita e come sia necessario sempre “lasciarsi andare” anche verso tutte quelle cose che non possiamo controllare ma che aiutano a farci crescere. Lo spettacolo si avvale di una molteplicità di linguaggi, dall’utilizzo dei video, light and sound design di Mirto Baliani alle coreografie di Elisabetta Da Rold e Clara Libertini ai bellissimi e divertenti burattini curati da Patrizio Dall’Argine.

Enrico de Meo di Panedenti teatro  invece in " Il Buono delle fiabe" utilizza il caleidoscopio delle fiabe, con i suoi personaggi, per parlare di un argomento davvero importante e urgente: dentro di noi coabitano il bene e il male e conseguentemente  la conoscenza della “luna nera” che è dentro ad ognuno di noi è un importante tema che deve essere affrontato. Lo spettacolo è buon punto di partenza per capire con i bambini e le bambine come governare i sentimenti negativi che ci abitano, per farli ragionare sul male con domande anche scomode: è giusto che Pollicino abbia dovuto uccidere le sette figlie dell’Orco per salvare i fratellini?

Sempre bello e auspicabile (come avveniva del resto frequentemente una volta) che due Compagnie, anche diverse per i modi teatrali che hanno sempre utilizzato, si mettano insieme per realizzare uno spettacolo. Il miracolo è avvenuto con "Atlantide", creazione che ha visto insieme La Baracca - Testoni Ragazzi di Bologna e la sarda Cada Die. Lo spettacolo scritto da quattro artisti, due per compagnia: Bruno Cappagli, Fabio Galanti, Mauro Mou, Silvestro Ziccardi con la doppia regia di Bruno Cappagli e Mauro Mou, vede in scena Fabio Galanti e Silvestro Ziccardi. Utilizzando la metafora della mitica, meravigliosa terra scomparsa per sempre sotto il mare dove si narra che ogni cosa fosse perfetta e colma di misteriosi incanti, viene narrato il percorso di due esistenze comuni verso il cambiamento della loro realtà.
Protagonisti sono due apparentemente insignificanti omini, Galantazzi e Silvestrini, due Fantozzi insomma, che lavorano in un ufficio postale dove scarrozzano di qua e di là un grande pacco sormontato da una grande scritta: Atlantide. Piano piano, partendo da un piccolo zampillo d’acqua, i due uomini cominceranno a volare con la fantasia per immergersi letteralmente in un mare che contiene tutti i loro sogni e le loro speranze, facendoli uscire dalla monotonia di un mondo sempre uguale a sè stesso.



TEATRO DI FIGURA


Il teatro di figura ha invaso totalmente di sè tre spettacoli diversissimi tra loro: “In Fondo al Mare”, “Officine Prometeo” e “ CartaSia”.

Yannick Toussaint dirige e scrive “In fondo al mare“ lo spettacolo coprodotto da Teatro Verde (Roma) e Histoire d’Eux (Nancy) ambientandolo in fondo al mare, cosa che solo il teatro di figura riesce a fare. Qui, specchiandosi nei diversi comportamenti dell’uomo, viene rappresentato da tre animatori  attraverso diverse figure, un vero e proprio thriller acquatico di divertente godibilità con tanto di ispettore e di aiutante che indagano su misteriose sparizioni.

“Officine Prometeo” si presenta come una vera e propria officina dove il giovane Francesco Picciotti costruisce sapientemente, con materiali diversissimi tra loro, il mondo mitico degli dei, raccontandoci la dolorosa vicenda di Prometeo e del suo dono prezioso che ci ha reso la vita migliore.

In “Cartasia“ infine è bellissimo vedere un giovanissimo gruppo come Drogheria Rabelot riuscire a governare con perfezione il teatro su nero e non solo, nel raccontarci le apparizioni cartacee che accadono all'artista Bruno, traendolo fuori dal suo impaccio creativo. Sarebbe necessario, a nostro parere, un occhio esterno con l'incarico di curare una drammaturgia più coerente che attraversasse l'intera creazione.




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TEATRO NEL BOSCO

La Fiaba di Cappuccetto Rosso degli Zaches inserito in un omaggio alla ricercatrice Marie Sibylla Merian che avevamo già visto in diverse versioni, allestito nella pineta di Città della Pieve, acquisisce nuova luce, immerso com’è nei suoi reali contorni.

TEATRO DOCUMENTARIO

Il teatro documentario è stato invece rappresentato da Stazione Capitini con la regia di Sandro Mabellini che ci fa conoscere la vita e l'opera di Aldo Capitini, straordinaria figura di attivista non violento che fu uno dei primi a testimoniare in Italia il pensiero di Gandhi .

PER I PICCOLISSIMI

Piccoli universi sensibili “ scritto da Antonio Catalano per Cinzia Morandi del Teatro Pan  ci immerge nel mondo poetico dell'artista piemontese che costruisce un universo stellato formato da peperoni, cipolle e foglie autunnali e dove la meraviglia di vedere ogni cosa sotto un diverso aspetto accompagna i piccoli spettatori coinvolti anche sul palco.

FUORI DAL CORO

Due gli spettacoli in qualche modo fuori dagli schemi abituali del Teatro ragazzi che ci sono sembrati assolutamente degni di nota e che ci piace approfondire: “Confessioni di sei personaggi “ di Atto Due e Fontemaggiore e “ Tuttatesta” di 7- 8 Chili.


Il padre, la madre, il figlio grande, la figliastra, il giovinetto e la bambina entrano in scena improvvisamente mentre si sta provando “Il gioco delle parti“. Il regista interdetto chiede “Chi sono lor signori cosa vogliono ? “, ”Siamo qui in cerca di un autore” rispondono i sei personaggi. E se l’autore fosse, invece di Pirandello, la vita stessa, con tutte le sue aspettative e le sue contraddizioni e, ancora poi, se venisse raccontato il presente, il passato e il futuro di quei personaggi diventati persone? E se ognuno di loro ci volesse convincere della propria versione dei fatti? Queste suggestioni ci regala lo spettacolo “Confessioni di 6 personaggi” di Atto Due e Fontemaggiore che coraggiosamente lo producono. Stella Piccioni e Caroline Baglioni, che scrive lo spettacolo con Michelangelo Bellani, in scena ci raccontano tutto questo con senso e partecipazione, aiutate anche da una telecamera che i personaggi/persone utilizzano indagando i loro retropensieri, riportando alla mente gli oggetti che rimandano a loro vissuto.

Davvero sorprendente ci è parso il primo studio di “Tuttatesta” di 7-8 chili, collettivo artistico marchigiano che già conoscevamo per la sua propensione ad interpretare la vita attraverso tutti i linguaggi della scena. Qui “Tuttatesta” è una performance di videoteatro, popolata dagli abitanti della città, i “Tuttatesta“, che si presentano in video, contraddistinti da numeri che ne evidenziano in modo ironico ma rappresentativo le caratteristiche, tiranneggiati dal violento Capoccia .
Finché un giorno in città arriva un ospite inatteso, Capovolta, che turba la tranquillità di tutti, con la sua diversità con la sua voglia di sognare, che piano piano, ci sembra di intuire nel proseguimento dello spettacolo, contagerà tutti. Davide Calvaresi imbastisce una creazione davvero singolare, dove i personaggi in video sembrano i nostri vicini, consegnandoci in modo semplice ma ricco di riverberi emotivi tutte le diversità che il mondo ci regala.

MARIO BIANCHI



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