.
Eolo
festival/vetrine
TEATRO FRA LE GENERAZIONI 2017
A CASTELFIORENTINO 22 23 24 MARZO

CASTELFIORENTINO (FI)
22 – 23 – 24 marzo 2017
VII edizione del Festival/Cantiere Teatro fra le Generazioni
Spettacoli, incontri, laboratori, anteprime e prime nazionali
Teatro del Popolo - Ridotto del Teatro del Popolo - Minimal Teatro

La settima edizione di teatro fra le generazioni conferma con il suo programma vari profili d'indagine.
Offre un cartellone di spettacoli che si rivolgono a differenti pubblici che convivono nella vasta platea davanti alla quale si trova chi si occupa, professionalmente o vocazionalmente, della creazione scenica per le nuove generazioni.
Titoli che confermano la natura di cantiere di questo appuntamento annuale, unico del genere in Toscana, visto che molte delle "performance" in programmazione sono anteprime, studi o debutti e che trovano proprio sui palcoscenici di questa manifestazione l'occasione di sperimentare la loro prima relazione con il pubblico.
Un cartellone che conferma il valore di quel fra nel suo marchio, non come un semplice  "escamotage" linguistico, ma come un invito a creare linee di relazioni concrete  fra percorsi creativi differenti che nascono per un referente privilegiato. Una ricerca artistica quindi mirata ma che non concepisce l’opera come una trincea comunicativa esclusiva ma come un punto di vista drammaturgico particolare che cerca un dialogo con una più vasta platea. Un 'esperienza che contribuisca a costruire una logica  creativa e progettuale che provi quindi a superare i rigidi steccati di genere verso una possibile drammaturgia intergenerazionale che metta in relazione attiva pezzi di platea e non le separi rigidamente.
Insieme alla programmazione si conferma la vocazione di Teatro fra le Generazioni di essere un luogo di confronto e di progettazione comune fra operatori,artisti ed istituzioni a partire da alcune tematiche strettamente legate a quest'area creativa del teatro italiano.
Come avviene stabilmente fin dalla prima edizione ci sarà spazio per un confronto legato all'evoluzione dell'esperienza del fenomeno residenziale. Esperienze organizzative ed artistiche che per le caratteristiche operative che hanno assunto in alcuni territori regionali, fra i quali la Toscana, hanno fondativi punti di relazione con l'esperienza di azione culturale e  radicamento territoriale  svolto storicamente dalle imprese di teatro per le nuove generazioni in Italia.
Altri spazi di confronto e proposta saranno dedicati alla questione del rapporto, esistente e potenziale, fra l'azione del teatro che si occupa anche dei più giovani ed il fenomeno delle nuove cittadinanze, per individuare temi, strategie sceniche capaci di contribuire allo sviluppo di  un necessario dialogo interculturale.
Un tema centrale, storico del nostro tempo, che non offre solo un tema d'indagine, ma addirittura un vero e proprio tratto rifondativo, dal punto di vista della "mission" artistico/sociale e più vastamente progettuale del teatro per l'infanzia e la gioventù. Proprio per le sue caratteristiche d'azione, la sua vocazione ed interazione con i giovani e giovanissimi, quest’area teatrale sta svolgendo e svolgerà, ancor più incisivamente, un significativo lavoro con i bambini, gli adolescenti immigrati di seconda e terza generazione,piccoli e giovani cittadini decisivi per il processo di dialogo fra culture nel nostro paese.

SPETTACOLI
MERCOLEDI’ 22 MARZO

TEATRO DEL POPOLO ore 9.00
Teatro Popolare d’Arte/Giallo Mare Minimal Teatro
MARE MOSSO (PRIMA)
drammaturgia di Manuela Critelli
regia di Gianfranco Pedullà
con Gianfranco Quero, Vincenzo Infantino, Dissekoua Gay, Gaia Nanni
musiche orignali di Jonathan Faralli
immagini Vania Pucci e Ines Cattabriga
Tecnica utilizzata: Attore e immagini ; Età consigliata: 8-14 anni
Questo è uno spettacolo d'avventura, si salpa per il Mediterraneo insieme a due pescatori:  un padre,  lupo di mare che conosce quasi tutti i segreti del mare, e un figlio che sta imparando la nautica e che, insieme alla paura del mare e allo stupore per tutto ciò che contiene,  ha una gran voglia di partire. Nel viaggio la geografia reale del Mediterraneo si mescola a una geografia fantastica nella quale appaiono Ulisse, le Sirene, i mostri marini vecchi e nuovi. Antichi miti ci appariranno quasi nuovi durante la navigazione, quando solcheremo le acque calme o quando il mare mosso ci farà provare la tempesta, quando pescheremo le cose più strane, o quando uno stormo di gabbiani ci passerà sulla testa. In questa fiabesca confusione fra reale e immaginario alla fine appaiono loro, i  migranti: anche loro solcano il Mediterraneo che è stato per millenni il centro di grandi civiltà il fecondo luogo di incroci di lingue e culture, i migranti sono dei grandi viaggiatori, come Ulisse e come noi, che cerchiamo sempre altri lidi. Niente di più semplice che decidere di raggiungere insieme Itaca, dove ognuno potrà fare in piena libertà quello che desidera, quello che sogna e spera,  ed essere felice.
Nel raccontare il forte rapporto che lega il padre al figlio (fatto di ironia, gioco comico, durezze) attraversiamo il Mare Mediterraneo che è stato per millenni il centro di grandi civiltà, il luogo di incontri e incroci di lingue e culture. Un mare ricco di storie, miti, leggende.
Lo spettacolo è dedicato a tutti quelli che  solcano il mare alla ricerca di una nuova vita, grandi e piccini.

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 10.00
Ca’ Luogo d’arte
LA REGINA DELLA NEVE (STUDIO)
testo Marina Allegri
regia Maurizio Bercini
ideazione scene e pupazzi Maurizio Bercini
tecnica utilizzata: attore; età consigliata: dai 6 anni
La " Regina della neve " è tra le fiabe più lunghe ed apprezzate di H. C. Andersen.
Il sottotitolo " fiaba in sette storie " lascia intendere la complessità degli eventi narrativi e la ricchezza simbolica della storia che, come una matrioska, ci conduce dalla madre al seme,dal contenitore al cuore attraversando fantastici paesaggi naturali. La fiaba è innanzitutto il racconto dell'amicizia di due bambini: Gerda e Kay, e di come questa amicizia sarà il  motore che spingerà la piccola Gerda alla ricerca dell'amico stregato e rapito dalla bellissima Regina della neve. La difficoltà diventa occasione. Gerda non si ferma davanti alla scomparsa di Kay, non si rassegna all'inevitabile destino del suo compagno di giochi, non vuole pensarlo per sempre col cuore di ghiaccio quindi  trasforma il problema in occasione sicura che alla fine, in un modo o nell'altro,  il cambiamento avverrà. Sette storie: sette incontri, sette accadimenti, sette occasioni.
Nel suo viaggio alla ricerca di Kay, la bambina Gerda incontra gli adulti, impara a chiedere il loro aiuto, ma anche a pensare con la sua testa; ascolta i consigli, ma segue il suo sentire, piange, ma poco, perché l'importante è andare, è trovare il suo amico. Il suo viaggio alla ricerca di Kaj si trasforma quindi in un cammino emotivo che porta ad abbandonare il mondo protetto dell'infanzia per diventare grandi, per stare seduti ancora insieme, tra le rose, " grandi, ma in fondo bambini, bambini nel cuore, ed era estate,  la calda estate benedetta". In fondo il racconto è di una esemplare semplicità e a questa sua semplicità disarmante si cercherà di riportarlo, con un linguaggio teatrale altrettanto semplice e primario. Perchè il ghiaccio non congeli il futuro...

SALA ESPOSITIVA DEL TEATRO DEL POPOLO ore 14.00
Giacomo Verde
LA PICCOLA STORIA DEL MELO INCANTATO
di e con GIACOMO VERDE
musiche dei Whisky Trail
progetto sostenuto da SPAM! rete per le arti contemporanee
durata variabile a piacimento dai 15' ai 35' circa per 12 spettatori alla volta
 “La piccola storia del melo incantato” è la versione ridotta (intima) dello spettacolo di narrazione, con video-ologrammi, “L'albero della felicità“ tratto dalla splendida fiaba della tradizione polacca “Il melo incantato”. In questa versione da “camera”, per festival o teatro domestico, dodici spettatori stanno seduti attorno ad un piccolo tavolo. Tre per ogni lato.
Al centro del tavolo, attraverso una piccola piramide trasparente rovesciata, prendono vita i personaggi della storia raccontata dal narratore mentre si muove attorno agli spettatori.
Si racconta di un giovane che non riesce a trovare un lavoro soddisfacente e di una vecchia che gli predice che solo quando troverà il lavoro giusto sarà felice, ma dovrà farlo per amore e non per denaro. E poi ci sono: una povera madre, una lucertola in pericolo, un Re malato molto prepotente e delle pere magiche molto colorate.
I personaggi della storia sono realizzati in computer grafica 3D, in modo da mettere al servizio del teatro le potenzialità delle nuove tecniche di narrazione digitale. Utilizzando l'estetica della computer grafica, tanto familiare ai nativi digitali, si illustra un'antica fiaba con l'intento di rinnovare la bella tradizione del “contastorie” e del “teatro di figura” in una modalità rivolta al futuro della scena teatrale.

TEATRO DEL POPOLO ore 15.00 - 19.00
Incontro
Le Residenze Toscane nel terzo anno di applicazione dell'art 45: Risultati e Prospettive

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 19.00
Lezione/spettacolo
Di e con Massimiliano Civica
PAROLE IMBROGLIATE
Civica, regista e drammaturgo vincitore premio Ubu 2015 come migliore regista, presenta un incontro/confronto con Eduardo. Così spiega Massimiliano Civica: "Eduardo qualche anno prima di morire dichiarò che voleva lasciare dietro di sé Tutto mbrugliato", ovvero tutto confuso, non ricostruibile in una prospettiva di biografia storica. Era convinto che contassero sole le opere, non la vita personale dei loro creatori. Non voleva essere santificato e monumentalizzato, voleva lasciare solo un punto da cui i giovani potessero ri-partire per conto loro". Così ponendo l'attenzione sugli strumenti fondamentali dell'arte dell'attore il progetto su Eduardo partirà dal racconto del debutto di Napoli milionaria. "In quell'occasione – continua Civica – Eduardo sperimenta una sensazione che non riproverà mai più nella sua carriera, quella di aver detto il dolore di tutti. Una profonda comunanza umana e emotiva tra lui e il suo pubblico di cui non riuscirà più a ripetere il miracolo".

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 21.00
Capotrave + Andrea Cosentino
LOURDES
libero adattamento dall’omonimo libro di Rosa Matteucci
adattamento e regia Luca Ricci
con Andrea Cosentino
musiche originali eseguite dal vivo da Danila Massimi
Dall’omonimo romanzo d’esordio di Rosa Matteucci (Adelphi, 1998), lo spettacolo dà vita a un divertente carnevale di personaggi, ciascuno con le proprie aspettative e speranze, tutti in viaggio verso Lourdes, tutti in attesa di un miracolo. Il linguaggio misto di aulico e dialettale, i numerosi coprotagonisti o anche piccole apparizioni, coralmente disegnano un’umanità così disperata da sconfinare nella più grande comicità. E’ una sorta di mistero buffo contemporaneo, decisamente connotato in senso grottesco che, nell’interpretazione di Andrea Cosentino, si apre a una spettacolarizzazione al contempo popolare e virtuosistica. Lo spettacolo traccia una strada sghemba e irregolare verso quello che è tutti gli effetti un abbandono alla fede e dunque una conversione. La collaborazione tra la compagnia CapoTrave, diretta da Lucia Franchi e Luca Ricci, e l’attore e drammaturgo Andrea Cosentino viene propiziata dal produttore Pierfrancesco Pisani, in occasione dell’edizione 2015 del concorso “I Teatri del Sacro”.

GIOVEDI’ 23 MARZO

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 9.00
Burambo’
IL FIORE AZZURRO (PRIMA)
Di e con Daria Paoletta
Costruzione del pupazzo Raffele Scarimboli
Consulenza artistica Nicola Masciullo
Tecnica utilizzata: attrice e pupazzo; Età consigliata: 6-11 anni
L'attrice Daria Paoletta racconta di Tzigo, il protagonista di questa storia appartenente alla tradizione orale zigana. Un bambino che si mette in cammino, alla ricerca della felicità e della fortuna, seguendo le indicazioni ereditate dalla madre. Il fiore azzurro, nato dalle lacrime versate alla morte della madre, si rivelerà essere uno spirito guida. Tzigo parte all'avventura attraverso boschi e villaggi, incontra animali magici disposti ad aiutarlo e la terribile strega Muma Padurii che dovrà affrontare. Una narrazione appassionata, divertente, fluida in cui, nel proseguire della storia, Daria apre lo sguardo allo spettatore fino a dialogare con il pubblico.

TEATRO DEL POPOLO ore 10.30
Giallo Mare Minimal Teatro
CAPPUCCETTO E LA NONNA!
Progetto drammaturgico e testo di Vania Pucci
Regia Vania Pucci e Lucio Diana
Con Vania Pucci e Adriana Zamboni
Allestimento e progetto luci Lucio Diana
Costruzione oggetti di scena e pupazzi Adriana Zamboni
Tecnica utilizzata: Attore e immagini; Età consigliata: 3-10  anni
Una dolce nonnina nella sua casetta dal tetto rosso tra il gatto e i fiori, tra pentole e gomitoli di lana, insegna alla piccola Cappuccetto come difendersi dal lupo per diventare grande, perché la nonna lo sa che il lupo ci prova sempre , è stata anche lei una piccola Cappuccetto. Inizia un duro allenamento a riconoscere lupi e a scacciarli per attraversare il bosco in santa pace. Il lupo si traveste, si nasconde, cambia la voce, cambia strada e cerca bambine con cappuccetti in testa… insomma c’è da stare molto attenti! Cappuccetto impara in fretta a difendersi e a smascherare lupi perchè la dolce nonnina conosce tutte le armi segrete ma il lupo ha già spalancato la bocca… Una versione della fiaba che vede in primo piano la nonna all’apparenza innocua, gentile, lenta, sbadata ma invece molto agile e furba, una cacciatrice di lupi, una wondernonna! La scenografia si svela di volta in volta, un’artista costruisce intorno alla nonna in diretta con la lavagna luminosa, la casa, il letto, il bosco, la strada, le colline, il cielo… E tante altre sorprese.

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 14.00
Gogmagog
IL PIFFERAIO MAGICO (ANTEPRIMA)
Di e con Rossana Gay e Tommaso Taddei  
Tecnica utilizzata: Attore e musica dal vivo; Età consigliata: dai 5 anni
Lo spettacolo, ispirato alla famosa fiaba del pifferaio di Hamelin nasce da una leggenda tedesca ambientata nella città di  Hamelin. Si racconta di  un suonatore di piffero magico che, su richiesta del borgomastro, allontana da Hamelin i topi  al suono del suo strumento; quando la cittadinanza rifiuta di pagarlo per l'opera, questi si vendica irretendo i bambini del borgo al suono del piffero e portandoli via con sé per sempre.
Un’attrice ed un attore raccontano la storia attraverso una messa in scena divertente e ricca di spunti musicali.
E… perché no? Con un lieto fine!

TEATRO DEL POPOLO ore 15.00 - 19.00
Incontro
Scene senza confini

MINIMAL TEATRO – EMPOLI ore 21
Sacchi di sabbia/Lombardi Tiezzi
DIALOGHI DEGLI DEI
uno spettacolo di Massimiliano Civica e I Sacchi di Sabbia
con Gabriele Carli, Giulia Gallo, Giovanni Guerrieri, Enzo Illiano, Giulia Solano
La fortuna di Luciano – scrittore e retore greco, di origine siriane, nato a Samosata nel 125 d.C. – è legata soprattutto alla serie dei cosiddetti Dialoghi degli dei: un divertissement squisitamente letterario, in cui l’autore, attingendo dal patrimonio del mito, offre una rappresentazione originale, ironica, sorprendentemente quotidiana della cosmogonia classica. Gli scontri “familiari” tra Zeus e Era, le continue lagnanze per le malefatte di Eros, i pettegolezzi tra Dioniso, Ermes ed Apollo resistono alla sfida del tempo, continuando a farci sorridere, ergendosi anzi a topos di molti meccanismi che animeranno poi la commedia moderna. È sorprendente come, a distanza di secoli, questi Dialoghi continuino ad “intrattenere” l’ascoltatore: queste deliziose miniature, cesellate in un fraseggio agile ed arguto, continuano ad essere “discorsi per far passare il tempo”. Insieme per la prima volta I Sacchi di Sabbia e Massimiliano Civica – con il sostegno della Compagnia Lombardi-Tiezzi – si interrogano proprio sul senso profondo della parola “intrattenimento”, alla divertita ricerca di forme desuete per “passare il tempo”.


VENERDI’ 24 MARZO

TEATRO DEL POPOLO ore 9.00    
Teatro delle Briciole
ACCROSS THE UNIVERS (PRIMA)
di Daniele Bonaiuti e Chiara Renzi
con Daniele Bonaiuti, Chiara Renzi e Riccardo Reina
Tecnica utilizzata: attore; Età consigliata: dagli 11 anni
Across the universe, il nuovo spettacolo del Teatro delle Briciole diretto e interpretato da Daniele Bonaiuti e Chiara Renzi, nasce dalla intuizione che tra l’universo e l’uomo, tra i fenomeni del cosmo e la nostra vita interiore, esista una relazione forte, che può essere indagata e raccontata con gli strumenti dell’immaginazione e dell’arte teatrale.
Un’attrice e un attore danno vita a una serrata varietà di personaggi che in una galleria di quadri scenici, legati tra loro da libere associazioni di idee, esplorano il rapporto tra uomo e universo in una dimensione sospesa tra comicità e riflessione, tra ironia e poesia. Così, il concetto di infinità del tempo e dello spazio acquista concretezza misurandosi con la fragilità e la finitezza dell’uomo. La grandiosità dell’universo genera le paure legate agli obblighi di essere sempre all’altezza che il presente ci impone. Il più semplice degli oggetti quotidiani può dar vita a una misurazione dello spazio che diventa descrizione in presa diretta dalle galassie. E se lo spazio è immensità, esso può alimentare il desiderio del raccoglimento e della meditazione. Il cosmo è anche suprema bellezza che consola e che cura, così in uno dei quadri scenici dello spettacolo la luna accompagna la capacità di abbandono dell’uomo alla fusione tra universo e amore. Across the universe attraversa la vastità del cosmo, dei buchi neri e delle galassie con gli strumenti umani, concreti e metaforici, della finzione teatrale. Con l’urgenza quotidiana del vissuto, delle passioni e della imperfezione umana. E traduce con leggerezza i massimi sistemi in una trama di dialoghi in cui quotidiano e universo si intrecciano, anche ironicamente,  dentro un catalogo di desideri e di paure contemporanei, in una galleria di attrazioni, di fantasmi, di insicurezze, di desideri.

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 10.30
ATGTP – Teatro Pirata
L’ALBERO DI PEPE (PRIMA)
Ideazione e regia Simone Guerro
Con Michele Battistella e Silvia Paglioni
Supervisione artistica Gianfrancesco Mattioni
tecnica utilizzata: attore; età consigliata: 3-7 anni
Pepe è la protagonista di questa storia. Una bambina a cui sembra sia caduto il pepe sui piedi: non riesce proprio a stare ferma! Nella sua famiglia non ha più voglia di stare: troppo caos, nessuno che la consideri! Così, un giorno, a pranzo, davanti a un piatto di lumache da finire per forza, decide di scappare. Dopo una difficile fuga, si ritrova davanti ad un gigantesco e bellissimo albero; si arrampica sulle sue fronde e... decide di non scendere più! Sull'albero, Pepe sperimenta per la prima volta la libertà. Istintivamente caccia via tutti gli animali che vi abitano per poter stare finalmente in solitudine. Presto, però, arriva l'inverno e Pepe è spaventata perché sa che, da sola, non potrà farcela! Saranno proprio gli abitanti dell'albero da lei allontanati, con il loro infinito altruismo, ad aiutarla a superare il freddo, la fame e le difficoltà. Da qui in avanti la protagonista prenderà consapevolezza della sua crescita personale, supererà prove che la renderanno sempre più matura, fino a salvare la vita di tutta la sua famiglia dalla quale era scappata. Una favola contemporanea e senza tempo che parla della difficile integrazione del mondo adulto con quello dell'infanzia, dell'anarchica saggezza dei bambini, delle prove da affrontare per diventare grandi e del grande valore della natura e del viverci insieme.
 
RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO  ore 14.00
Teatro delle Apparizioni
FIABE DA TAVOLO (PRIMA)
Di e con Fabrizio Pallara
Tecnica utilizzata: teatro di figura; Età consigliata: dai 4 anni
"Io credo questo: le fiabe sono vere. […] sono il catalogo dei destini che possono darsi a un uomo e a una donna"  I. Calvino
Dentro ai libri, sulle bocche di chi le racconta, lette, immaginate, sognate, le fiabe nascono e poi si mettono in viaggio correndo nelle parole, e durante il viaggio cambiano, crescono, si trasformano. Mappe di vita che accompagnano i bambini e i grandi; riti di passaggio che indirizzano e segnano strade possibili, piccoli sentieri, grandi avventure. Sei fiabe viaggiano in sei valigie e due alla volta, in ogni incontro, verranno evocate con oggetti, suoni, racconti e immaginazioni. Solo un tavolo che è una casa, un bosco, un lago, una montagna, la piccola scena di ogni narrazione; e come in un gioco, nei giorni di pioggia e di freddo, tutti intorno per stare ad ascoltare con lo stupore dell’infanzia, cominciando insieme a diventare adulti.

TEATRO DEL POPOLO ore 15.00 - 19.00
Incontro
Scene senza confini

RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO ore 19.00
Patrizio Dall’Argine/Teatro Medico Ipnotico
LEONCE UND LENA
Adattamento per il Teatro di Burattini dell'opera di Georg Buchner
Burattinai- Patrizio Dall'Argine, Veronica Ambrosini
Ho allestito il Leonce und Lena di Buchner in una versione per il Teatro di burattini. I burattini sono scolpiti nel legno e la baracca ha un boccascena in 16/9 che valorizza i fondali dipinti. E' la prima volta che lavoro partendo da un testo, ho quindi interpretato. La storia è quella di un principe e una principessa che fuggono dal loro destino per andare incontro ad un altro destino. Non vogliono diventare fantasmi del potere e della felicità, perchè si trasformerebbero in spettri. Si allontanano quindi dalla loro immagine per incontrare la loro proiezione. Cercano nella notte la loro persona, si allontanano dalla matrice per non marcire. Vogliono eliminare l'inverno dai loro cuori per non trasformarsi in utili, corretti e morali automi. Buchner morì a soli 23 anni, per una febbre tifoidea probabilmente contratta nel corso delle dissezioni di pesci e anfibi nel gabinetto anatomico di Zurigo, dove lavorava come ricercatore. Non fece in tempo a diventare un Re, rimase un principe ribelle, una ribellione che non è funzionale al sistema, ma piuttosto ad un'ideale individuale di rivoluzione che consiste nella concretizzazione di una nuova riflessione formale, nell'arte come nella vita.               

TEATRO DEL POPOLO ore 21.00 (in collaborazione con Fondazione Toscana Spettacolo)
Factory Compagnia Transadriatica – TIR danza
DIARIO DI UN BRUTTO ANATROCCOLO
da H.C. Andersen di Tonio De Nitto
con Ilaria Carlucci, Francesca De Pasquale, Luca Pastore e Fabio Tinella
regia di Tonio De Nitto
Tecnica utilizzata: attore; Età consigliata: dai 5 anni
Diario di un brutto anatroccolo” coniuga diversi linguaggi come il teatro e la danza a partire da un classico per l’infanzia di Andersen. Uno spettacolo attraverso il quale Factory, dopo una “Cenerentola" lontana dagli stereotipi e la Caterina  protagonista scomoda e non allineata de “La bisbetica domata" di Shakespeare, continua l’indagine sul tema della diversità/identità e dell’integrazione attraverso un linguaggio semplice ed evocativo. Un anatroccolo oltre Andersen che usa la fiaba come pretesto per raccontare una sorta di diario di un piccolo cigno, creduto anatroccolo, che attraversa varie tappe della vita come quelle raccontate nella storia originale, e compie un vero viaggio di formazione alla ricerca di se stesso e del proprio posto nel mondo e alla scoperta della diversità come elemento qualificante e prezioso. La nascita e il rifiuto da parte della famiglia, la scuola e il bullismo, il mondo del lavoro, l’amore che nasce improvvisamente e rapidamente può scomparire anche per cause esterne non riconducibili a noi, la caccia e poi la guerra come orrore inspiegabile agli occhi di chiunque, tappe di un mondo ostile, forse, ma che resterà tale solo sino a quando il nostro “anatroccolo” non sarà in grado di guardarsi negli occhi e accettarsi così come è, proprio come accade al piccolo anatroccolo della fiaba di Andersen che specchiandosi nel lago scopre la propria vera identità. Non bisogna nascondere le cicatrici accumulate nella vita, perchè possono  e devono invece diventare il nostro tesoro.

INCONTRI

Mercoledì 22 MARZO ore 15.00 - 19.00
TEATRO DEL POPOLO
Incontro
Le Residenze Toscane nel terzo anno di applicazione dell'art 45: Risultati e Prospettive

Teatro fra le Generazioni fin dalla sua prima edizione ha ospitato momenti di dibattito sia di livello regionale che nazionale sul tema delle Residenze  come innovativa pratica artistica e gestionale sempre più diffusa nel Sistema Teatrale Italiano
Al terzo anno dell'applicazione dell'art 45 del D.M. dell'1/7/14 e nel pieno del dibattito relativo alla possibile nascita del Codice Unico dello Spettacolo quest'incontro offre un necessario spazio di dibattito alla Rete delle Residenze Artistiche Toscane sull'operatività ,i risultati ed gli obiettivi del triennio in corso. (16/18)
Una rete composta da 23 Residenze Artistiche,Multiple ed Individuali,che coinvolgono 33 imprese di teatro e danza,operative su tutto il territorio regionale,sia in molte città capoluogo che in comuni piccoli e medi.
Presidi artistici e culturali che operano quotidianamente dentro i territori,producono ed in vario modo sostengono la creatività di artisti giovani ed emergenti,programmano spettacoli per i pubblici di ogni età, e tramite la formazione,anche di carattere professionale,e la promozione delle culture teatrali favoriscono con efficacia il rinnovamento generazionale della platea e della scena.
Un sistema di Residenze significativo che oltre a completare ed innovare il sistema teatrale regionale può concorrere a rendere più nitida  e forte la funzione delle Residenze Artistiche nel Teatro Italiano. All’incontro è annunciata la presenza della Vice Presidente e Assessore alla Cultura della Regione Toscana Prof.ssa Monica Barni.


Giovedì 23 e venerdì 24 Marzo ore 15.00 - 19.00
TEATRO DEL POPOLO
Incontro
Scene senza confini

Il nostro tempo è caratterizzato da un fenomeno migratorio rilevante che pone domande urgenti su come favorire, ad ogni livello della vita sociale, la creazione di strumenti ed occasioni d'incontro e di ascolto fra persone provenienti da paesi e tradizioni differenti per sviluppare un necessario dialogo interculturale.
In questo quadro il teatro per le nuove generazioni,per le caratteristiche dei linguaggi della scena in generale e per i suoi abituali referenti, può svolgere un ruolo significativo proprio con i giovani ed i giovanissimi immigrati di seconda e terza generazione: Italiani se non "de iure”, di fatto, nati nel nostro Paese,che frequentano le nostre scuole ed hanno un ruolo decisivo,oggi nei loro ambiti familiari,domani come adulti, in un corretto sviluppo del confronto e della pacifica convivenza fra culture.
Teatro fra le Generazioni,il territorio nel quale è nato, da sempre è meta d'immigrazione prima nazionale e successivamente internazionale ed intende divenire un luogo, un’iniziativa di riferimento per gli artisti e le strutture che si stanno occupando, tramite la propria attività creativa, del dialogo interculturale, questione centrale per un Teatro  che si occupa di futuro tramite processi artistici ed educativi rivolti ad una platea di bambini, ragazzi, adolescenti.
Scene senza confini è il titolo di due pomeriggi d’incontro fra alcuni artisti ed operatori che hanno sviluppato  a vari livelli un'attenzione per queste tematiche di lavoro e che interverranno in questo contesto con riflessioni e/o frammenti performative per raccontare le lori esperienze e verificare la possibilità di sviluppare, a partire da questa iniziativa, una rete progettuale legata a questa direzione di ricerca artistica e socio-culturale.
Un percorso  che, coerentemente a quel FRA inscritto nel titolo della manifestazione,vuole legare l'azione rivolta ai più giovani a quella rivolta alle donne ed agli uomini immigrate/i richiedenti asilo o in transito verso altre mete.
Hanno annunciato, fra gli altri, il loro intervento alle due giornate laboratoriali coordinate da Giallo Mare Minimal Teatro, Vittorio Bugli Assessore Regionale con delega all’immigrazione, Ilaria Fabbri Dirigente cultura e spettacolo Regione Toscana, Giorgio Testa della Casa dello Spettatore di Roma, Mario Bianchi per Eolo, Patrizio Dall'Argine, Giuliano Scarpinato, Giorgio Scaramuzzino, Luana Gramegna e Francesco Givone, Massimo Ferri, Gianfranco Pedullà, Vania Pucci.

AZIONE TRASVERSALE
Made in Italy: una scena lunga 1000 km
Nella quarta edizione di Teatro fra le Generazioni fu organizzato un incontro fortemente partecipato da operatori da tutt'Italia denominato Made in Italy.
Uno degli obiettivi di quell'incontro era quello di favorire collaborazioni progettuali che dessero evidenza al teatro per le nuove generazioni come effettivo sistema nazionale e non solo una sommatoria di progetti regionali per quanto efficaci nei loro risultati.
Made in Italy con il suo dibattito si è poi trasferito nelle due ultime edizioni del festival Segnali a Milano.
Quel percorso di idee ha oggi permesso la creazione di un nuovo, inedito, percorso di relazione  che favorisce la collaborazione fra tre festival che si susseguiranno nei prossimi mesi: Teatro fra le Generazioni a Castelfiorentino, Segnali a Milano e Maggio all'Infanzia a Bari.
Questo "fil rouge"operativo è rappresentato dalla collaborazione con Altre Velocità che svilupperanno all'interno dei tre cantieri festivalieri un'azione di osservazione ed approfondimento critico sulle opere, gli artisti e le varie proposte che faranno parte delle tre programmazioni.
Un contributo che arricchisce quello storico e militante espresso da Eolo ed intende contribuire ad alimentare un necessario dibattito ed analisi su potenzialità e limiti del teatro per le nuove generazioni in Italia.
 Una prima azione che vuole essere un passo verso collaborazioni sempre più significative fra alcuni presidi festivalieri, che attraversano l'Italia da Nord a Sud, dedicati al rapporto con una platea vasta, intergenerazionale capace di parlare anche agli spettatori più piccoli .


INFO:
GIALLO MARE MINIMAL TEATRO Via Paolo Veronese, 10 – Empoli (FI)
 tel. 0571/81629 – 83758
info@giallomare.it  www.giallomare.it

TEATRO DEL POPOLO Piazza Gramsci, 80 – Castelfiorentino (FI)
RIDOTTO DEL TEATRO DEL POPOLO Piazza Gramsci, 80 – Castelfiorentino (FI)
MINIMAL TEATRO Via Paolo Veronese, 10 – Empoli (FI)






Stampa pagina 


Torna alla lista