LE SCELTE DELLA MIA PRIMA VOLTA
Devo dire che quando mi hanno proposto di essere uno dei 59 referendari del Premio Ubu 2017, nel bene e nel male il massimo premio teatrale italiano, ero nello stesso tempo molto contento prestigioso incarico affidatomi che mi metteva davanti a nuove coraggiose sfide ,ma nel medesimo tempo mi si affacciavano alcuni dubbi. Era giusto far parte di un congegno che per alcuni versi mi aveva trovato a volte in disaccordo, anche se negli ultimi anni si erano notati diversi positivi accorgimenti ? In disaccordo per un meccanismo che spesso premiava un teatro in qualche modo ufficiale che transitava soprattutto nelle grandi città, da dove spesso parecchi dei referendari avevano difficoltà, per diversi motivi, ad uscire. Ho trovato subito la risposta nel convincimento di poter provare, seppur nel mio piccolo, a dare un modesto contributo per poter aprire spiragli nuovi, per poter far conoscere e apprezzare, attraverso le mie modeste piccole scelte, nuove proposte di una scena spesso nascosta e ritenuta a torto di poca attenzione. Una scena che da sempre avevo privilegiato nel mio perenne vagabondare per festival e teatri( e forse pensavo era per questo che ero stato scelto) E in più questo nuovo gravoso e nel medesimo importante riconoscimento mi avrebbe stimolato ancor di più a visitare con maggior lena scenari nuovi ed inusitati. Per cui grato a chi mi aveva scelto, dopo aver sentito amici e consiglieri fidati che mi spronavano all'impresa, ho deciso di accettare. Eccomi qui dunque a presentare le mie scelte che spesso, soprattutto come era logico, ho avuto la gioia di veder condivise anche da altri colleghi, con alcuni dei quali per altro sono state condivise, soprattutto nella prima fase del Premio.
Due sono state per me gli sguardi più importanti dell'anno scorso, capaci di poter ricondurre l'esperienza teatrale al suo più intimo e nello stesso tempo ancestrale senso necessario. “Santa Estasi” di Antonio Latella e “Socrate il sopravvissuto” di Anagoor.
“Santa Estasi” con i
suoi otto spettacoli, messi
in scena da giovanissimi
interpreti e scritti da
altrettanti giovani autori,
mi ha portato letteralmente
alle origini dell’atto
teatrale, narrandomi esemplarmente, tutto
in una notte, la vicenda degli
Atridi, una storia dolorosa
di 2500 anni ma
che ci parla però
ancora oggi e che ci
parla soprattutto di noi,
delle nostre ossessioni e
delle nostre paure, di
un Destino che è
ancora sopra di noi
e con cui dobbiamo
combattere e che dobbiamo
contrastare cercando nel
contempo di comprenderne
gli insegnamenti. In più
questo progetto di alta
formazione ha avuto in
sé un valore pedagogico
di grande portata sia
riguardo agli interpreti sia riguardo al pubblico. La questione
pedagogica è poi curiosamente anche al centro dello spettacolo di
Anagoor che la pone come centrale per
la formazione di una
nuova coscienza sociale,
civile ed intellettuale,
soprattutto dell’individuo
che si affaccia, per
la prima volta, come
parte attiva della nostra
società.Non chiede risposte il
lavoro di Anagoor, uno
spettacolo denso, altamente
didattico, oseremmo dire
didascalico nel riproporre
l’insegnamento socratico,
nel forgiare domande e
visioni apocalittiche al
cui centro viene ricondotta
l’educazione.L’educazione in un
mondo che ha però
bisogno di essere
ricostruito, ripartendo da
zero, da una tradizione
che ha formato il
nostro pensiero,un mondo
che ha lentamente perso
la capacità di distinguere
verità da menzogna, realtà
da opinione, smarrendo la
stretta connessione che
esiste tra conoscenza e
ricerca della giustizia,
quella virtù pratica
imprescindibile per governare
la Polis.
Altro progetto che ci ha colpito molto è stato “Geppetto e Geppetto” di Tindaro Granata, autore siciliano che seguiamo sin dagli esordi. Il tema della felicità dell'individuo, della possibilità di amare al di là di tutto, è espresso attraverso la storia di due uomini che intendono poter amare un proprio figlio messo in scena da un gruppo di bravissimi attori con una drammaturgia che lascia aperte domande e risposte su un tema di forte attualità
Ci ha molto interessato
anche il radiodramma
animato da I Sacchi
di Sabbia, “I quattro
moschettieri in America”,
spettacolo che si rifà
alla famosa trasmissione
radiofonica parodistica di
Nizza e Morbelli.Nello spettacolo, in cui
convivono splendidamente pubblicità,
teatro, radiofonia e
grafica, i famosi eroi
di Dumas vengono
catapultati nell’America
degli anni Trenta e
si trovano, dopo aver
meditato il suicidio, a
inseguire – tra gangster,
pupe e sparatorie – il
sogno di una nuova
grandezza, che solo il
cinema potrebbe soddisfare.
Giovanni Guerrieri, sullo
sfondo di una New
York cangiante e
misteriosa, ci proietta per
un’ora in un
mondo credibilissimo, creato
attraverso ogni forma
teatrale con mezzi
illusori di grande sostanza
teatrale.In più questa
creazione, e non è
poco, può essere goduta
da un pubblico di
tutte le età.
Poi ho
segnalato “ Miseria e Nobiltà” nella gustosa versione registica
di Michele Sinisi. Spettacolo che si insinua nella nuova direzione
artistica di Elsinor dovuta a Gianluca Balestra e come regista
Alessandro Serra di Teatro Persona per la regia di “ H G” ma
non solo per questo spettacolo, essendo un regista che seguiamo da
diversi anni. La più grande gioia di questa tornata è stata quella
di aver visto nella terna finale tutte le mie scelte riguardo agli
attori under 30 : Serena Balivo, Claudia Marsicano e Angelo Campolo.
Serena Balivo che ho poi indicato come scelta finale è veramente
straordinaria, nei due spettacoli di Marano Dammacco” L'inferno e
la fanciulla” e “ Esilio” si trasforma veramente dando una
prova attorale veramente stupefacente.
Entusiasta anche
per la condivisione di
Lino Fiorito per “Amore”
dei miei amatissimi Scimone
Sframeli, spettacolo bello
ma a mio avviso
non dei loro migliori
e soprattutto per Pablo
Esbert Lilienfeld per
“Aurora” di Sciarroni,
performance che mette in
scena una vera e
propria partita di
goalball, disciplina sportiva
rivolta a non vedenti
e ipovedenti dove
Lilienfeld o reinventa il
concetto stesso di suono
teatrale rivolto alla
dimensione del tempo. La
scelta finale di dare
il premio ad Enzo
Avitabile è stata quella che mi ha trovato più in disaccordo, anche
se penso che lo spettacolo di Sciarroni sia stato visto da ben pochi
giurati.
Completamente diversa invece la mia visione rispetto anche ad altre scelte dei colleghi per quanto riguarda gli interpreti maschili e femminili incanalate su un teatro in qualche modo più tradizionale, (ma c'era da aspettarselo), ma la presenza di Marta Cuscunà, segnalata anche da me, tra le attrici da premiare è un buon segno di cambiamento, io ho segnalato invece tra gli attori Simone Perinelli( autore attore di grande efficacia in Made in China -Postcards from Van Gogh e Pinocchio ) Leonardo Lidi per l'interpretazione di Santa Estasi (ma qui hanno vinto il premio dedicato agli under 36 tutti i giovani interpreti dello spettacolo) e ancora Oscar De Summa per la sorella di Gesù Cristo mentre per le interpretazioni femminili ho segnalato Francesca Pennini( 10 miniballetti) e soprattutto la bravissima Chiara Bersani per la sua interpretazione di “David e' morto” di Babilonia teatri.Nomi come detto molto lontani dalla terna finale che è stata scelta dai 59 referendari, tutti nomi di indiscutibile valore ma che non hanno certo bisogno del Premio per essere riconosciuti come Maestri.
Per l'organizzazione ( ma qui bisognerebbe a mio modo di vedere meglio cosa si intende) la mia scelta primaria è andata su “Corte ospitale” luogo di residenza creativa dove a Rubiera il teatro viene curato con amore e disinteresse da un gruppo di operatori giovani e preparati. La mia scelta finale si è concentrata invece su un nome ufficiale, forse scontato, è vero, ma a Pietrone Valenti che lascia il suo incarico dopo tanti anni mi legano stima e affetto da moltissimi anni.
Per i premi speciali ho optato per L'ALBORETO,luogo magico dove il teatro si crea, si fabbrica, si vivifica, (e ha vinto meritoriamente) su consiglio dell'amica Elisabetta Reale che conosce benissimo le realtà siciliane, LATITUDINI rete di drammaturgia siciliana che unisce gran parte delle compagnie dell'Isola e il bellissimo“IT Festival”di Milano, che seguo dalla sua fondazione, Festival, evento che raccoglie il teatro invisibile)
Come migliore spettacolo straniero presentato in Italia, ho optato per MOUNT OLYMPUS 24 H Spettacolo “monstre” di Jean Fabre dove il tempo per 24 ore si ferma e il teatro viene coniugato in tutte le sue forme.
Ora il Gioco è terminato e i risultati li sapete, come si conviene ad ogni manifestazione di tal genere di alcune scelte finali sono contento, di altre poco e di alcune no, ma sono felice di esserci stato e ringrazio ancora chi mi ha voluto, ed ancora buon teatro a tutti! Io da parte mia conscio del compito affidatomi cercherò di andarvi sempre più.
PREMI UBU 2016
REFERENDUM PER I MIGLIORI RISULTATI CONSEGUITI NELLA STAGIONE 2015/2016
(Spettacoli prodotti tra il 1° settembre 2015 e il 31 agosto 2016)
Si evidenzia che, insieme a quelle di teatro, sono ammesse al voto in ogni categoria tutte le produzioni di danza e teatro/danza che abbiano debuttato nel periodo indicato.
Spettacolo dell’anno (di teatro o danza):
Socrate il sopravvissuto ANAGOOR
Quattro moschettieri in America SACCHI DI SABBIA
Regia:
Miseria e Nobilta' MICHELE SINISI
“H + G” ALESSANDRO SERRA
Allestimento scenico (scene, costumi, luci, video, multimedia):
LINO FIORITO per il progetto scenico di “ Amore” di Scimone Sframeli
Progetto sonoro o musiche originali:
PABLO ESBERT LILIENFELD per Aurora di ALESSANDRO SCIARRONI
Attore o performer:
SIMONE PERINELLI
LEONARDO LIDI
OSCAR DE SUMMA
Attrice o performer:
FRANCESCA PENNINI
CHIARA BERSANI
MARTA CUSCUNA'
Attore, attrice o performer under 35:
CLAUDIA MARSICANO
SERENA BALIVO
ANGELO CAMPOLO
Migliore novità o nuovo progetto drammaturgico:
SANTA ESTASI
GEPPETTO E GEPPETTO Tindaro Granata
Migliore direzione organizzativa:
CORTE OSPITALE
Premi speciali (sono ammessi tre tipi diversi di indicazioni per differenti categorie che contemplino figure, opere o situazioni non previste nell’elenco, come traduzioni, pubblicazioni, fenomeni di rilievo, realtà nascoste, personalità o iniziative particolari, eccetera):
L'ALBORETO
LATITUDINI
“IT Festival”, Milano
Migliore spettacolo straniero presentato in Italia:
MOUNT OLYMPUS 24 H