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Eolo
recensioni
TUTTI MATTI PER COLORNO
IL REPORT DI FABIO RIDOLFI

Tutti Matti per Colorno, una sana follia


Come emerge dalla presentazione di Leonardo Adorni di Teatro Necessario, nonchè direttore artistico di ‘Tutti matti per Colorno’, bisogna essere matti per pensare a un festival come questo che va in controtendenza rispetto alle pratiche nazionali del teatro di strada.La differenza la si vede nei particolari, dalla cura delle postazioni con giovani dinamici che consegnano magliette e spille in cambio della partecipazione del pubblico al finanziamento del festival. La si vede nell’attenzione negli spazi degli spettacoli con pedane, fondali e un buon rifornimento di materiale tecnico e cartelli per ogni appuntamento in ogni luogo.La si vede nell’allestimento per variegati punti di ristoro e per uno spazio di ristoro di incontro e di intrattenimento creato con tendoni da circo e una scenografia di vecchi divani con un pianista che suona e non si ferma mai. La differenza la si trova anche negli spettacoli, difficilmente ci si imbatte in un cattivo spettacolo, a Colorno è sicuramente un’occasione per vedere artisti di primo piano della scena internazionale.

Da segnalare è sicuramente lo spettacolo di circo contemporaneo franco statunitense Willygood creato con un raffinato gioco di relazioni tra i due protagonisti che a loro volta interagiscono con la chitarra elettrica che da il ritmo al lavoro. Simile nello stile è il convincente Fet a mà, un duo spagnolo di mano a mano e danza acrobatica.Fraser Hoppper invece è un clown-attore neozelandese che prende il testimone dai grandi mimi del passato in uno spettacolo esilarante in continua interazione con il pubblico. Tra le strade si può incontrare il duo di clown cileni Murmuryo y Metrayeta che ferma ed interagisce con le autovetture in modo invasivo e divertente.E poi lo storico spettacolo dei catalani Trukitrek ‘jukebok’ che animano un cabaret musicale di burattini viventi per tutte le età.

Le apparizioni italiane riguardano gli stessi Teatro Necessario con l’ormai classico ‘clown in libertà’, i provocatori Toni Clifton Circus con ‘La morte di Babbo Natale’, spettacolo divertente e assolutamente fuori dagli schemi ma chiaramente pensato per un pubblico adulto dove contrariamente alle indicazioni date prima dello spettacolo, i genitori hanno lasciato assistere i loro bambini che con facce perplesse guardavano un Babbo Natale assolutamente dissacrante. Per bambini invece è il bello spettacolo ‘unpopiuinla’ di Ca Luogo d’Arte.E poi diversi gruppi musicali che si alternano sul palco della zona dei tendoni con Brunette Sisters ed Eusebio Martinelli con la sua Gipsy Abarth Orchestar.Tutto questo con una con una precisione quasi svizzera negli orari di inizio degli spettacoli.

D’altra parte il pubblico ripaga alla grande affollando ogni appuntamento, alcune volte in maniera eccessiva e forse su questo si potrebbe migliorare la situazione definendo un numero massimo di spettatori con l’aiuto di transenne e servizio d’ordine.Certo questo è la direzione che dovremmo trovare nei festival italiani di teatro di strada, ma sappiamo che la nostra abitudine purtroppo è altra, per cui lunga vita a Tutti Matti per Colorno che diventi sempre più un riferimento di chi ama l’arte di strada e il circo contemporaneo perchè abbiamo bisogno di questa sana follia per uscire dagli schemi e dare vita a nuove forme di festival che ci rimettano in contatto con quello che succede nel nord europa.

Fabio Ridolfi









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