.
Eolo
recensioni
IL CUORE DEL TEATRO DUE MONDI
LA RECENSIONE DI VALERIA OTTOLENGHI

Come sempre una grande, travolgente e coinvolgente teatralità con Teatro Due Mondi e la regia di Alberto Grilli, questa volta affrontando - con dolce ironia/ malinconia, sempre brechtianamente, regalando, tra molte suggestioni, strumenti per riflettere - il libro , conservando per lo spettacolo lo stesso titolo del libro di De Amicis cui resta in qualche modo fedele, nello scandire l’anno scolastico, alternando narrazione e azione, tra siparietti di canti e musiche della tradizione, inserendo anche qualche racconto.
Molto bravi gli attori, Tanja Horstmann, Angela Pezzi e Renato Valmori, che mutano ruoli, entrano ed escono dai personaggi, trasmettono una vivace energia alla platea. Suona il tamburo e tre buffi personaggi dai cappelli fioriti - bianco, rosso e verde! - evocano a mo’ di cantastorie la nascita dell’Italia unita, sulla schiena le immagini di Garibaldi, Mazzini e Cavour.
Su un lato il leggio con il libro Cuore - snella, agile, la rielaborazione drammaturgica a cura di Gigi Bertoni - dall’altro alcuni banchi che si riempiranno di fantocci/ scolari diversi tra loro, senza volto, che solo al termine avranno le maschere di bimbi d’oggi, anche d’immigrati di diversi paesi.
Forse con un gentile assaggio di retorica che però riesce così anche a far intuire alcuni caratteri dell’opera originaria. Tra divertimento e vaga commozione: perché anche i passaggi di maggiore partecipazione emotiva, per le narrazioni mensili, con il sacrificio del giovane siciliano durante il naufragio o della piccola vedetta lombarda, rivelano insieme il gioco scoperto del teatro, con i grandi fazzoletti bianchi che coprono i volti, affondato ormai il bastimento, o lo scorrimento delle quinte per quel corpo caduto, l’interprete divenuto fantoccio, salutato quindi con molti fiori dai soldati che ripartono.
Per combattere per l’unità d’Italia. E’ attraverso il diario di Enrico che si conoscerà la classe, si seguiranno alcuni episodi, spesso vite difficili nelle famiglie. Si avverte nella maestra la passione patriottica ed educativa, felice per quella scuola pubblica dal carattere nazionale, e gratuita, aperta a tutti, .
Valeria Ottolenghi




Stampa pagina 


Torna alla lista