LAURA BEVIONE HA VISTO PER EOLO : DRACULA – ROCKSHADOWOPEA.
L’”anemico” conte del XXI secolo: Dracula alla Casa Teatro di Torino
Cosa rimane del luciferino Vlad III Dracul, noto per la graziosa abitudine di impalare i propri nemici? Sopravvissuto a secoli di guerre e di peripezie di ogni genere nutrendosi del sangue di vittime mellifluamente sedotte, il nobile Dracula non si riconosce in questo XXI secolo pallido e senza nerbo, in cui sembra che i grandi ideali – nel bene e nel male – non contino più. E, così, all’esasperata crudeltà il più temuto dei vampiri sostituisce un – apparentemente – innocuo umanitarismo che lo spinge a occuparsi quale assistente-sociale/counselor in un centro anti-dipendenze che, ovviamente, diviene luogo privilegiato in cui “cacciare” le proprie vittime. Proprio qui Dracula incontra la giovane Lucy, anche lei un vampiro, che lo scuote dal torpore in cui pareva ricaduto, incitandolo a un ultimo gesto di forza e di orgoglio che questa volta si tradurrà, forse, in atto di pietà anziché di disprezzo verso l’umanità…
Questo Dracula allibito dal diffondersi del latte di soia e del veganesimo così come dal ricorso a droghe di vario genere, reso anemico dalla stessa intrinseca debolezza del sangue degli uomini e delle donne contemporanei, è frutto dell’ironica penna di Rosa Mogliasso, autrice della drammaturgia di questo spettacolo – prodotto dalla Casa Teatro di Torino - che è quasi un musical, con atmosfere da concerto rock e, allo stesso tempo, da fiaba gotica, fra Rocky Horror e Bram Stoker.
Il fumo avvolge il palcoscenico, immerso sovente nell’oscurità, e abitato, sui due lati, dai musicisti del gruppo Perturbazione, che suonano dal vivo i dieci brani originali che, appunto come in un musical, intercalano i sipari recitati e vengono interpretate da Tommaso Cerasuolo – front man della band torinese, qui nell’insolito ruolo di attore nei panni del protagonista – e dalla giovane Celeste Gugliandolo, membro di un'altra famosa compagine musicale locale, i Moderni, che qui è una spigliata e decisa Lucy.
Attorno ai due protagonisti – più disinvolta e a proprio agio Gugliandolo, mentre il generoso Cerasuolo, al proprio battesimo come attore, mostra ancora qualche incertezza che siamo tuttavia certi l’esperienza estinguerà – un apparato scenico articolato e ognora cangiante, arricchito dalle raffinate ombre realizzate dalla compagnia Controluce: paesaggi desolati contrappuntati da cadaveri impalati che rimandano al passato sanguinario di Dracula ma anche immaginifiche visioni della schizofrenica contemporaneità.
Linguaggi diversi – la prosa cortesemente ironica di Mogliasso; le canzoni originali dei Perturbazione che, anni fa, definirono la propria musica «rock anemico», quasi una premonizione…; le evocative ombre di Controluce; la scenografia flessibile che consente di costruire rapidamente spazi eterogenei – a scrivere uno spettacolo originale e capace di parlare agli adolescenti così come agli adulti, invitando i primi a non rinunciare a essere davvero se stessi e i secondi a non affondare nell’apatia.
DRACULA – ROCKSHADOWOPERA, progetto, messinscena e regia di Controluce Teatro d’Ombre (Cora De Maria, Alberto Jona, Jenaro Meléndrez Chas). Drammaturgia di Rosa Mogliasso. Scene di Alice Delorenzi. Costumi di Sita Sigh. Disegno luci di Simona Gallo. Musiche originali dei Perturbazione. Con Tommaso Cerasuolo, Celeste Gugliandolo, i Perturbazione ed Elena Campanella, Alice De Bacco, Marco Intraia.
Prod: Fondazione Teatro Ragazzi e Giovani, Torino
Visto il 20 ottobre 2017 alla Casa Teatro di TorinoLAURA BEVIONE