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Eolo
festival/vetrine
PUERILIA ECCO IL PROGETTO DELLA SOCIETAS PER L'INFANZIA
A CESENA DAL 28 AL 13 APRILE

Socìetas Raffaello Sanzio


PUERILIA 2014

Giornate di Puericultura teatrale

Dirette da Chiara Guidi


Cesena, Teatro Comandini 

28 Marzo -13 Aprile 2014






METODO ERRANTE

ovvero come inseguire una pratica in tre movimenti

 


Dagli anni ’90, Chiara Guidi ha ideato originali forme di teatro per e con l’infanzia generando un teatro d’arte infantile conosciuto non solo in Italia e in Europa ma anche in alcuni paesi quali Giappone, Cile, Australia, Taiwan, Corea. L’attenzione al pubblico infantile ha dato vita a un’arte che fonde il teatro e il gioco, facendo dello spettacolo un luogo franco per la sperimentazione e la conoscenza diretta del mondo da parte dei bambini e degli stessi adulti, insegnanti, genitori, attori.


La pluriennale ricerca sulle azioni mimetiche infantili iniziata con la Scuola sperimentale di teatro infantile (1995-1998, Premio speciale UBU), cresciuta negli anni con le regie e i laboratori, è all’origine della creazione di Puerilia, festival di puericultura teatrale (Premio speciale UBU 2013) che nelle prime edizioni ha presentato al pubblico infantile opere destinate agli adulti dopo un prologo composto da Chiara Guidi e dall’artista ospite, per agganciare l’interesse dei bambini e dei loro accompagnatori alla qualità speciale dell’arte, in un contesto contemporaneo di entropia e di degrado diffuso delle immagini.


Nel 2014, la quarta edizione di Puerilia, si concentra sul Metodo che sottende il Teatro d’arte infantile praticato in questi anni da Chiara Guidi e su questo organizza il discorso nominandolo Metodo errante, ovvero una ‘pratica in tre movimenti’. L’anno 2014 è il primo di una triennalità dedicata allo sviluppo e alla applicazione del Metodo.

Punto di partenza è la creazione di una relazione d’arte tra attori, educatori e bambini sul terreno delle arti performative per invertire, errando, la dinamica didattica, andando da ciò che si conosce a ciò che non si conosce. 

In questo modo il teatro aderisce concettualmente alla funzione inventiva e pragmatica della conoscenza praticata dai bambini, ma rifiuta la rappresentazione dello stereotipo della fantasia infantile per assumere seriamente la procedura primitiva del loro sguardo tattile.

Errando, pur mantenendo salda la meta, il metodo strutturalmente chiama ad agire e per rispondere alle variabili introdotte dai bambini cerca quella plasticità necessaria per mantenere un preciso ordine narrativo senza scadere in un semplice gioco di improvvisazione. L’arte ricostruisce un mondo i cui principi compositivi alternativi invitano a ripensare la realtà, e entrano nella rete di relazioni complesse in cui si articolano le nostre conoscenze. La stessa cosa accade nel racconto fiabesco. I principi compositivi della fiaba ci trasformano e spostano lo sguardo, lo rendono diverso, e chiamano a una diversa coscienza del nostro pensiero. 


Il legame con la scuola è fondante, perché il Metodo errante è un modo di vivere insieme la conoscenza del mondo con un’altra angolazione dello sguardo, che l’arte della rappresentazione può suscitare. Uno sguardo obliquo e maieutico, che si realizza nella relazione.



Il ‘primo movimento’ nasce dalla relazione di Chiara Guidi con gli insegnanti, e con tutti coloro che accompagnano i bambini all’incontro con le forme di questo teatro. Lo scopo non è spiegarle: attraverso un dialogo suscitato da esempi, ascolti e immagini l’attenzione deve concentrarsi sulla possibilità, propria dell’arte, di concepire un nuovo modo di ordinare e scoprire ciò che si conosce, e sulla possibilità di generare un’esperienza che non aumenta il sapere, non risponde a domande, ma le genera. 

Per questo, dopo la visione dello spettacolo, gli insegnanti saranno chiamati anche nell’ambito didattico a 

rielaborare quanto hanno visto risvegliando altre domande, immaginando altre storie e altre azioni interrogando con fiducia  la propria ispirazione e quella dei propri interlocutori bambini.

La narrazione che ne scaturirà si attarderà sui particolari e sui rapporti che circondano le cose preservando la forza in potenza che l’esperienza racchiude, per dare voce a quei molteplici livelli di realtà che solitamente una forma racchiude. Solo in questo modo il racconto rende conto del mondo e lo preserva.


Il ‘secondo movimento’ coinvolge gli attori in un laboratorio nel quale si dimostra e sperimenta il metodo, narrativo e figurativo insieme, attraverso azioni mimiche che mettono in gioco i due fronti della rappresentazione: l’azione e la ricezione. Dall’incontro con gli attori, Chiara Guidi concepisce e dà forma a  strutture drammaturgiche essenziali, affinché di fronte agli occhi di un bambino il lavoro dell’attore possa affinarsi e cercare quella necessità capace di sorreggere la finzione. 

In Puerilia 2014 due titoli ispireranno le rappresentazioni che nasceranno all’interno del Laboratorio: La schiena di Arlecchino e La terra dei lombrichi.

Entrambi gli spettacoli sono forme teatrali aperte, che hanno cioè bisogno dei bambini per comporsi e per compiersi. Entrambi, di schiena e sottoterra, prendono in considerazione il lato nascosto delle cose. 


Il ‘terzo movimento’ chiama i bambini a teatro e li pone davanti ad un’ azione che li invita ad entrare letteralmente in gioco dentro lo spazio scenico per determinare l’andamento della vicenda con le loro decisioni o con i loro interventi. Sono chiamati a mettere in atto la loro capacità innata di imprimere una svolta, di trasformare, di creare. La forma li conduce sulle tracce di qualcosa, ne ridesta la fantasia ripristinando un mondo animato, mette in moto l'azione e il pensiero in base a ciò che vedono, spinge alla forza irrazionale facendo leva sull'emozione, il ritmo e la composizione.

Errando, bambini e attori si incontrano in uno spazio che sorge dalla loro relazione, si pongono nel punto in cui la visione genera domande, realizzano insieme il passaggio alchemico dal noto all'ignoto, la relazione tra arte e reale, e di schiena e sottoterra, scoprono in modo nuovo ciò che già conoscono.



PROGRAMMA:


Puerilia 2014 vuole mettere a fuoco l’elaborazione di un metodo, la cui ricerca proseguirà nei prossimi anni, nel quale la fase di creazione e preparazione dello spettacolo e la stessa rappresentazione coinvolgeranno, attraverso tappe e tempi differenziati, bambini, insegnanti, e attori. In particolare gli attori (e tutti coloro che desiderano esserlo), avranno la possibilità di mettere alla prova il lavoro svolto in fase laboratoriale insieme a un gruppo di bambini ogni volta diverso e di verificarne poi l’esperienza e criticarla.


I.

Il lavoro dell’attore agli occhi di un bambino

Laboratorio scenico per attrici/attori


Per Puerilia 2014 Chiara Guidi conduce due laboratori per 15 attrici/attori ciascuno, rivolti alla creazione scenica con i bambini. I laboratori, ognuno della durata di una settimana, prevedono la preparazione di due strutture drammatiche aperte che si compongono solo successivamente insieme ai bambini in occasione di repliche con classi delle Scuole Elementari di Cesena.

I laboratori sono frequentabili entrambi o separatamente.

Dal momento che la fase di laboratorio e la fase di spettacolo con i bambini e successiva verifica sono inscindibili, non è possibile frequentarne solo una parte: i partecipanti dovranno frequentare tutti giorni negli orari indicati di seguito.


La schiena di Arlecchino

Di Arlecchino non vedremo mai il volto. Staremo sempre alle sue spalle per prendere in considerazione il lato nascosto delle cose e non accontentarci di un’unica faccia per conoscere il mondo. Anche la schiena, infatti, può ascoltare e riferire il suo particolarissimo modo di vedere le cose.


Laboratorio: Venerdì 28 marzo dalle 13 alle 17

Sabato 29 marzo dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16

Domenica 30 marzo dalle 10.


Da Lunedì 31 marzo a Mercoledì 2 aprile spettacolo per le scuole alle ore 10

laboratorio nel pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30


Giovedì 3 aprile spettacolo ore 9 e ore 10,30 

laboratorio dalle 14,30 alle 16,30


Venerdì 4 aprile spettacolo ore 9 e ore 10,30


Domenica 30 Marzo Spettacolo per le famiglie ore 16.30 Prenotazione obbligatoria.


La terra dei lombrichi

Lontano dagli sguardi, su quello che sembra essere un prato calmo e abbandonato, da millenni i lombrichi girano e rigirano la terra sollevandola. Lì sotto custodiscono un segreto. Ma occorre scavare e andare a fondo per incontrarli.



Laboratorio: Venerdì 4 aprile dalle 13 alle 17

Sabato 5 aprile dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 16

Domenica 6 aprile dalle 10


Da Martedì 8 aprile a Venerdì 11 aprile spettacolo per le scuole alle ore 10

laboratorio nel pomeriggio dalle 14,30 alle 16,30


Lunedì 7 aprile spettacolo ore 9 e ore 10,30 

laboratorio dalle 14,30 alle 16,30 


Domenica 6 Aprile Spettacolo per le famiglie ore 16.30 Prenotazione obbligatoria.






II.

A marzo inizia Potere anacronistico dell’anima, corso di aggiornamento per insegnanti di ogni ordine e grado tenuto da Chiara Guidi e inscritto all’interno di Puerilia, appuntamento di ‘puericultura teatrale’ che Socìetas Raffaello Sanzio dedica all’infanzia.


Terzo anno di lavoro con gli insegnanti per entrare nel processo della creazione artistica. Esercizi, visioni, ascolti guidati e letture per riconoscere i poteri del linguaggio dell’Arte, la sua molteplicità, il suo aprirsi ai sensi.  


Dopo il Potere analogico della bellezza e il Potere analfabetico della fantasia, quest’anno il Potere anacronistico dell’anima entra in un luogo tanto profondamente intimo quanto costantemente in ascolto, l’anima appunto, che ci ancora al sé e ci relaziona al mondo. 

Sul filo dell’anima Chiara Guidi si rivolge al mondo della scuola guardando al passato, ai maestri pitagorici, che facevano lezione dietro una tenda nascondendo il proprio corpo per trovarne un altro, ‘immaginato’ da chi ascoltava proprio grazie alle risonanze dell’anima.  


Il corso si svolge dalle 17 alle 19 nei giorni 13, 18, 27 Marzo, 3 e 10 Aprile.

Il corso è riconosciuto dall’Ufficio Scolastico Regionale come attività di aggiornamento e viene rilasciato attestato di frequenza.







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Il programma di Puerilia prevede inoltre: 


domenica 13 aprile ore 16.30 e 18.30

Jack e il fagiolo magico

Esito finale del laboratorio ‘Di bocca in bocca’ condotto da Chiara Guidi nelle scuole superiori di Cesena.

Chi è quell’uomo che riesce a convincere Jack a scambiare la sua mucca, l’unico suo bene, con 5 fagioli? Come può quell’uomo far credere a Jack che quei fagioli sono così magici da poter risolvere la drammatica esperienza della povertà? Di punto in bianco gli sbarra il cammino e lo invita a fare l’esperienza tangibile di un altro mondo. E Jack accetta per entrare nel teatro che la sfida con l’Orco inaugura.





III.

DIALOGHI


Partendo dal rapporto con il linguaggio e le forme dell’arte che il Metodo Errante evidenzia, Puerilia invita genitori, insegnanti, studenti e studiosi a porre domande sull’arte stessa e sul tempo in cui vive attraverso dialoghi, coordinati da Roberta Ioli, con il pedagogo Andrea Canevaro, la docente di estetica Louise Ejgod Hansen, il direttore artistico di AlbumArte Maria Rosa Sossai, lo psicoanalista Massimo Recalcati, il docente di storia dell’arte Stefano Chiodi.



domenica 30 marzo ore 18 Sul Metodo Errante 

Andrea Canevaro pedagogista (Università di Bologna)

Louise Ejgod Hansen docente di Estetica e Comunicazione (Aarhus University, Danimarca) 

Maria Rosa Sossai direttore artistico di AlbumArte spazio | progetti per l'arte contemporanea (Roma) e fondatrice di ALA Accademia Libera delle Arti


Le immagini dello spettacolo diventano il pretesto per una riflessione sull’arte come sistema, metodo del pensiero, ma anche come nomadismo, irruzione del caos o dell’imprevedibilità, processo sempre nuovo che non contempla la ripetizione dell’identico, né la spiegazione di un contenuto, ma semmai, ogni volta, il farsi di una metamorfosi.



venerdì 4 aprile ore 18 Il miracolo del quadro. Arte e psicoanalisi

Massimo Recalcati psicoanalista

Sono gli artisti che insegnano alla psicoanalisi qualcosa che concerne il loro oggetto più proprio e non tanto gli psicoanalisti che devono ricondurre il miracolo dell’arte, secondo una regressione disincantata, al fantasma inconscio dell’artista.



domenica 6 aprile ore 18 Arte come esperienza della complessità

Stefano Chiodi docente di storia dell’arte (Università Roma Tre)

L’arte visiva, antica o contemporanea, ci connette simultaneamente al mondo dei sensi e a quello dei simboli. Ci permette di "vedere", di riconoscere, di distinguere dove altrimenti non saremmo in grado di scorgere nulla. Ci fornisce un genere unico di conoscenza, in cui chi guarda è sempre parte di ciò che è guardato, e l'esperienza sensibile, il pensiero, il corpo, la parola, si connettono in modi imprevedibili.












Informazioni e prenotazioni 

tel. +39.0547.25566 (lun - ven dalle 9.00 alle 17.00)

e-mail prenotazioni@raffaellosanzio.org

www.raffaellosanzio.org

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Puerilia è realizzato da Socìetas Raffaello Sanzio 

con il sostegno di Comune di Cesena/Assessorato ai Servizi e alle Istituzioni Culturali, Regione Emilia Romagna e la collaborazione di Teatro Bonci/Emilia Romagna Teatro Fondazione, Coop Adriatica

nell’ambito di Ravenna 2019 Prove Tecniche.






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